sabato 20 dicembre 2008

sighit.....E dicevano: «No, non sarà un nuovo 1929» (2)

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7– «Il declino è solo di carta, non di beni tangibili e servizi... L’America si trova nell’ottavo anno di prosperità commerciale. Il precedente periodo di prosperità durò 11 anni. Dunque abbiamo ancora tre anni prima del calo»: l’economista Stuart Chase, 1 novembre 1929. «L’isteria è adesso scomparsa da Wall Street»: Times di Londra, 2 novembre. «Il crollo di Wall Street non significa che ci sarà una depressione generale o grave. Per sei anni l’economia americana ha sviato una parte consistente della sua attenzione, delle sue energie e risorse nel gioco speculativo. Adesso questa avventura pericolosa, aliena e irrilevante è finita. L’imprenditoria è tornata al suo lavoro, provvidenzialmente illesa, sana in ogni sua parte, e finanziariamente più forte di prima»: Business Week, 2 novembre 1929.

8 – «Una depressione grave sembra improbabile; (ci si aspetta) una ripresa dell’economia per la primavera, e un ulteriore miglioramento in autunno»: Harvard Economic Society, 10 novembre 1929. «Nelle città e paesi di questa nazione, il panico di Wall Street non avrà alcun effetto»: Paul Block, presidente della catena editoriale Block, 15 novembre. «La tempesta finanziaria è definitivamente superata»: Bernard Baruch, il super-finanziere e consigliere di sei presidenti, in un telegramma a Winston Churchill, 15 novembre 1929.

9 – «Non vedo nulla nella presente situazione che giustifichi il pessimismo»: Andrew Mellon, segretario al Tesoro, 31 dicembre 1929. «Il 1930 sarà un anno splendido per l’occupazione»: Dipartimento del Lavoro USA, dicembre 1929.

10 – «Almeno per l’immediato futuro, la valutazione è brillante»: Irving Fisher, all’inizio del 1930.

11 – «Ci sono segnali che la fase peggiore della recessione è finita»: Harvard Economic Society, 18 gennaio 1930.

12 – «Nulla nella situazione è tale da turbare»: Andrew Mellon, febbraio 1930.

13 – «L’economia americana sta rapidamente tornando al normale livello di crescita e prosperiotà»: Julius Barnes, capo della Hoover’s National Business Survey Conferenze, 16 marzo 1930.

14 – «Le prospettive sono favorevoli»: Harvard Economic Society, 19 aprile 1930.

15 – «Grazie allo sforzo unitario e continuo, ci riprendiamo velocemente. Non c’è stato alcun fallimento significativo, bancario o industriale. Anche quel pericolo è dietro le nostre spalle»: presidente Hoover, primo maggio 1930. E nel giugno 1930, in risposta ad una delegazione che gli chiedeva di avviare un programma di lavori pubblici per rilanciare la ripresa, il presidente rispose: «Signori, siete arrivati con 60 giorni di ritardo: la depressione è finita».

16 – «Movimenti irregolari e confliggenti dell’economia dovrebbero presto dar luogo a una ripresa sostenuta»: Harvard Economic Society, 28 giugno 1930.

17 – «L’attuale depressione ha esaurito la sua forza»: Harvard Economic Society, 30 agosto 1930.

18 – «Siamo vicini alla fine dalla fase discendente della depresssione»: Harvar Economic Society, 15 novembre 1930.

19 – «La stabilizzazione agli attuali livelli è chiaramente possibile»: Harvard, 31 ottobre 1931.

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