martedì 16 dicembre 2008

sighit.......Il signoraggio..........3

Il denaro ha dunque le caratteristiche di essere: a) immateriale, b) collettivo, c) di avere un valore condizionato:
a) immateriale perché la strumentalità risiede nella convenzione monetaria. A conferma di ciò sta il fatto che, se si dichiara una moneta fuori corso, essa, pur senza perdere la sua integrità fisica. perde il suo valore. Ciò avviene perché il simbolo ha perso la sua rilevanza giuridica. In breve. perché è venuta meno la convenzione sociale che attribuiva al simbolo il tipico valore monetario.
b) collettivo in quanto ha la caratteristica di essere ad un tempo unita di misura convenzionale del valore dei beni e valore della stessa misura che diventa pertanto oggetto di scambio. E' la collettività stessa che accettando la moneta come unita di misura e mezzo di pagamento ne crea e conserva il valore, sicché la moneta non sarebbe concepibile se non nell'ambito di una collettività che ne usa. Questa caratteristica assume importanza di grande rilievo nell'ordinamento internazionale del sistema monetario, perché quando di questa convenzione monetaria partecipano differenti Stati, nasce un interesse comune alla stabilità ed alla difesa dei valori monetari che costituisce un incentivo alla pacifica coesistenza ed al coordinamento dei sistemi economici.
c) di aver un valore condizionato dalla esistenza di beni da misurare nel valore. Questa condizione è comune a qualsiasi unita di misura. Ed è questa una precisazione fondamentale per evitare l'equivoco di ritenere la moneta "rappresentativa" del valore dei beni esistenti sul mercato quasi fosse una specie di titolo di credito o fede di deposito.
Le banche centrali sono delle S.p.a.
Benché la maggior parte delle banche centrali nazionali siano ritenute proprietà dello stato, la verità è che sono delle agenzie di credito private, istituite con il solo scopo di massimizzare i profitti dei loro azionisti. I due casi più eclatanti di quest’anomalia a norma di legge sono sicuramente la Federal reserve bank (banca centrale nazionale americana) e la BCE.
Da queste due premesse deriva una scioccante rivelazione. Tutto il denaro in circolazione è gravato da debito ancora prima che arrivi nelle casse dello stato e venga accettato ed utilizzato dai suoi cittadini.
Infatti, quando lo stato chiede in prestito una data massa monetaria, supponiamo 100 bilioni di euro, la banca centrale, stampa ed emette 100 bilioni in banconote di tagli diversi (5,10,50,100, ecc) spendendo 0,30 centesimi di euro a taglio. Questi pezzi di carta sono senza valore al momento della loro emissione perchè non garantiti da collaterale (oro), ma vengono prestati per il loro valore facciale (ovvero 100 bilioni) allo stato.
La banca centrale non si comporta quindi come una normale tipografia, ma come un’effettiva agenzia di credito. La differenza fra il costo di stampa ed il valore facciale delle banconote viene, di fatto, incamerato dalla banca centrale. Questa esorbitante rendita monetaria è conosciuta come signoraggio primario ed è incamerata da un’agenzia di credito completamente privata che conosciamo con il nome di banca centrale.
Inoltre questo prestito viene gravato di un interesse (oggi al 4%) conosciuto come tasso di sconto o di riferimento. In pratica su una banconota da 100 euro il signoraggio è pari a 100 – 0,30 = 99,70 + 4% = 103,70 €.
Quando quindi il denaro viene accettato e speso dagli ignari cittadini, è gravido di un debito pari al 103,70 %.
Non si può dire lo stesso dell’emissione monetaria concernente la moneta metallica. Infatti, il conio e l’emissione delle monete è lasciato allo stato che ne incamera un modesto signoraggio in quanto molte monetine comportano un costo di conio maggiore del loro valore facciale ( il materiale utilizzato è molto più costoso della carta come nel caso di bronzo, argento, rame, ecc).

Nessun commento: