sabato 3 gennaio 2009

sighit.... Malattie cardiovascolari II

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Ipertensione
La pressione sanguigna è data dalla resistenza offerta al sangue che fluisce lungo le arterie, o per meglio dire, è la pressione prodotta sulle arterie dal flusso del sangue che è costretto a passare attraverso le arterie stesse.
«Se le arterie di una persona non sono indurite, se tutti gli organi vitali sono sani e se la sua tossiemia e il sistema nervoso sono normali, la pressione sanguigna di un uomo non dovrebbe aumentare con gli anni».[2] A differenza di quello che ci viene detto dalla medicina, secondo la quale, la pressione aumenta con l’età.

Alla base della pressione alta (ipertensione) c’è sempre una irritazione nervosa che la precede. L’irritazione causa indurimento arterioso.
L’alta pressione causa una contrazione dei vasi sanguigni.

La pressione del sangue viene abbassata dal riposo e dalla distensione.
Quello che è importante comprendere è che la pressione alta, come il colesterolo alto e l’osteoporosi, non sono sinonimi di malattia, ma bensì di condizioni diverse all’interno del corpo. Quindi non è la pressione la responsabile ma le condizioni interne.
Con lo stile di vita moderno, le arterie si induriscono con l’avanzare dell’età (situazione però non naturale), con la formazione di placche (causate da tossiemia generalizzata, infiammazione arteriosa, microlesioni dovute al cloro dell’acqua potabile, ai grassi idrogenati e ai latticini omogeneizzati) e perdono la loro elasticità, quindi offrono una più grande resistenza al fluire del sangue, causando l’aumento della pressione.

Si induriscono a tal punto da favorire una probabile rottura, che avviene spesso e volentieri nel cervello (ictus), dove le arterie mancano di un rivestimento muscolare.
Queste infiammazioni prolungate nel tempo, come detto nel capitolo sul colesterolo, fanno sì che il colesterolo LDL si attacchi alle membrane arteriose, innescando un circolo vizioso deleterio, dove però il colesterolo non è il problema!
Più colesterolo, fibrine, calcio, ecc. si “appiccicano” alle pareti, minore sarà il diametro libero delle arterie e quindi maggiore la pressione del sangue e lo sforzo del cuore per pomparlo. Le arterie, piene di placche ateromatose, diventano sempre più rigide e dure che si possono ulcerare e/o rompere con facilità.
Se le arterie non sono in una condizione di infiammazione, se non presentano lesioni, il colesterolo LDL non si attacca e scorre via nella corrente sanguigna.

Le tensioni nervose danno origine ad un aumento della pressione in quanto causano una pressione sulle arterie e su tutto il sistema arterioso.
Anche le tensioni emozionali (paura, rabbia, collera, frustrazioni, ecc.) come pure gli eccitamenti esagerati, fanno elevare la pressione.
Ricapitolando, l’ipertensione è ritenuta erroneamente una delle cause di malattia cardiaca, ma non è così. L’ipertensione è una sorgente di continuo lavoro extra per un cuore già irritato e stanco.
«Niente può essere superato tanto facilmente e permanentemente quanto la pressione alta. Può essere ridimensionata educando gli uomini e le donne, a rinunciare alle loro abitudini indebolenti»[3]

Le emozioni
Sono le emozioni eccessive, l’uso spropositato di bevande eccitanti come il caffè, il té, il tabacco, ecc., a provocare irritazioni del cuore e delle arterie, portandolo gradualmente all’endocardite (infiammazione delle membrane interne del cuore) e all’endoarterite (infiammazione della membrana interna delle arterie).

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