lunedì 26 gennaio 2009

sighit -si siamo tutti stupratori

torra agoa<
Siamo a uno stupro dei peggiori. A una violenza pubblica di gruppo, di potere e di vertice contro un'intera regione. Contro il suo diritto a scegliere i propri governanti in un dibattito duro ma sereno, senza il sopruso di interferenze governative e anche vescovili inaudite, senza precedenti. Purtroppo non ci si può appellare sempre e per tutto a Napolitano, che fa quel che può per contenere Berlusconi. Però stavolta forse si dovrebbe. Ma provate a immagine, benché del tutto impensabile, cosa avrebbero detto e fatto se mai Prodi da premier si fosse esibito nella decima parte delle sortite del Cavaliere. Ma quando mai in passato un primo ministro - De Mita o Craxi, Ciampi o Amato e D'Alema - hanno mai gettato nel fango e nel grottesco il loro ruolo di guida del governo.
Berlusconi è senza limiti e purtroppo ha scelto la Sardegna per una delle sue perfomances più squalificanti e offensive. Offensive per i sardi, soprattutto. Al punto da rendere queste elezioni un test non elettorale e politico ma una prova di dignità per il nostro popolo. Mostreranno di averla persa, se accetteranno questa umiliazione al cospetto dell'Italia, se subiranno passivamente questo scandalo che comincia a essere percepito anche nazionalmente. Se così fosse ma stentiamo a crederlo, si preparino a trascinarsi in massa fino alla Certosa e in ginocchio fare atto di sottomissione. Al padrone e al suo candidato: «quel signore che appare sempre alle sue spalle e che i più scambiano per un “body gard”», come lo ha icasticamente fotografato Antonello Soro.

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